Cercando il giusto...
A volte non so quale sia il posto giusto dove poter raccogliere i pensieri, quale sia il momento giusto nel quale poter riposare, chi siano le persone giuste con cui condividere i piccoli momenti della vita. Non quelle importanti dei grandi momenti; il posto, il tempo, gli amori e gli affetti che contano, tutte queste cose sono ben presenti e mi accompagnano, sempre. Ma poi ci sono i silenzi, il silenzio di un luogo, il silenzio delle parole non dette, il silenzio di chi è vicino e non chiede altro che fare qualche passo insieme, a cui io non chiedo altro se non di ascoltarci... in silenzio. Ecco, quanto è difficile trovare quel posto, quel tempo quella persona così fuori, così lontana dalla vita, quella che conta, posti rubati dalla strada sempre uguale che percorro tutti i giorni, tempo rubato dalle ore che passano incessanti tutti i giorni, persone rubate dai visi che scorrono senza coglierne l'espressione, tutti i giorni, le emozioni cancellate... no, rubate, dalla fretta. E questo senso di impotenza verso la vita che vuole guidarmi! No, non voglio, voglio guidare io il mio tempo , i miei luoghi, il mio pensiero... Voglio il tempo per poter guardare negli occhi, fino in fondo, chi mi sta accanto, per poter cogliere le emozioni di chi mi passa accanto, magari solo per un attimo sfuggente, ma senza fretta...
L'altra realtà
E' difficile, forse impossibile, affrontare sistematicamente l'universo che mi circonda: teorizzare è oltretutto enormemente faticoso, anche se posso avere la soddisfazione di seguire passo passo il procedere del mio pensiero, fino al momento in cui si esaurisce nel nulla. Quale nulla?! Non ho mai capito a quale nulla appartenga il termine di un processo mentale a cui non ne segua immediatamente un altro. C'è sempre qualcosa che si sostituisce, molto più vivo e penetrante del pensiero, ma non riesco a fermarlo perchè non ne conosco il linguaggio. Le poche volte in cui sono riuscito ad avvicinarmici ho sempre evitato le normali strade dell'osservazione, della sistematizzazione.
Non sono io ad osservare, soprattutto non sono io a decidere cosa osservare, ma è qualcosa o qualcun altro ad imporre la propria presenza; ed è una conoscenza diretta, senza la mediazione dei sensi, in cui il dettaglio perde significato.
Vorrei capire di più, soprattutto vorrei intuire il messaggio che si cela dietro a certe emozioni penetranti; non mi basta sentire, voglio sapere cosa sento; mi pare a tratti di essere vicino a capire una realtà diversa, ma non riesco a toccarla e me ne sfugge il significato... Ed ecco che il vuoto dei pensieri riprende il sopravvento...
Buon anno da un caro amico
Per anni ci siamo incontrati, abbiamo parlato, condiviso tanti momenti, ci siamo raccontati la nostra vita, ognuno correndo per la sua strada. Ed io ho conservato un ricordo, chissà perchè proprio questo... forse perchè diceva banalmente la verità... Abbiamo insieme partecipato alle nostre irrequietezze, alla continua ricerca di qualcosa che oggi mi sembra non fosse altro che la nostra incapacità di vivere ciò che avevamo. E poi il tempo pian piano ci ha allontanato, non ci siamo più cercati, abbiamo smesso di correre dietro ai nostri sogni o fantasmi che fossero, tutti e due scombussolando la nostra vita, e non solo la nostra, ma anche di chi ci è stato accanto. Il tempo ha deciso per noi, ma non è riuscito a cancellare questi tuoi auguri di buon anno... che io vorrei poterti tanto ancora ricambiare. Ma la vita ha deciso per noi.
Compagna di viaggio
Ti ho amata, ma non per ciò che eri,
bensì per ciò che volevo che tu fossi.
Tutte le volte che sei stata te stessa ti ho odiato...
per ciò che mi toglievi, che mi strappavi,
ed il desiderio di annientarti era pari
alla disperazione che provavo.
Ed ora... ora più semplicemente, senza amore, senza odio,
ti penso con affetto, con la commozione di chi, dividendo tutto,
ha camminato a lungo insieme e deve dirsi addio,
con la sincerità che mi è mancata prima.
Prendi tutto quello che ti dico senza fretta di capire,
perchè ormai per noi non c'è più fretta,
e i nostri passi ci guidano, senza correre
sul nostro cammino...
Mettiamo alla prova il tuo senso musicale...
Vuoi provare ad immaginare qualcosa in musica?
Lei tra se e se..
"Sfogliando pagine di nostalgia, che cosa vorrò trovare?
Forse qualcosa che ho buttato via,
qualche ricordo di cui non val la pena più parlare,
ma non ne sono sicura... A volte le pagine sembrano bianche
ma se guardo bene posso ritrovare
ancora pezzi di vita che val la pena non gettare,
per cui val la pena chiudere gli occhi,
lasciarsi andare senza paura,
c'è sempre tempo per scrivere ancora, come il cuore sa dettare.
E questa sera io mi regalerò questi momenti per sognare,
questa sera poi non smetterò
di cercare il senso dentro queste pagine bianche...
Cose che capitano lo so,
momenti che passano come una nuvola,
pensieri che vengono ma che poi perdo
se non c'è qualcuno che poi mi tenga accanto
Ma questa sera non voglio nessuno,
se devo ridere lo farò da sola,
se devo piangere lo farò in silenzio,
io voglio solo poi volare.
Ed anche quando la nostalgia è grande
mi può lasciare col suo magico tocco
il senso della vita che non è finita,
anzi comincia da dove io l'ho lasciata,
dando colore a quelle pagine
dove non c'è solo nostalgia
ma ci sono io per quel che sono,
così profondamente viva e triste al tempo stesso,
con i miei dubbi e le mie paure di naufragare
ma con la certezza di saper trovare
dentro ogni pagina un motivo in più
per essere me stessa...per essere me stessa...
Come vorrei"
Testo tratto dal libro dei sogni, delle poesie e della musica iniziato la prima volta che ci siamo incontrati.
Naturalmente, come ben sai, puoi cestinare tutto o prendere quel che più ti aggrada o mettere tutto in musica e farne una stupenda canzone, magari cambiandone pure le parole...